lunedì 6 luglio 2009

Comincio da qui con i consigli di lettura


A questo punto sorge la domanda : cosa avrebbe fatto Berlusconi per meritarsi tanta sgradevole attenzione da parte di questi poteri esteri? Leggi qui.


Dell'autore si può trovare anche un libro, che poi son cose che si sanno, solo magari le si può argomentare meglio.

domenica 26 aprile 2009

Mi è piaciuto il libro del Maestro.

Ho letto Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Per quanto riguarda la storia che ha scritto l'autore mi è sembrato di leggere Harry Potter. In effetti non ho mai letto nessun libro della saga di Harry Potter, ma secondo me deve essere più o meno così.
Magari è solo colpa del traduttore, ma il ritmo è troppo veloce per un libro di cinquecento pagine, magari è solo colpa mia.

Lezioni quotidiane.

Mi hanno rubato una, forse due banane.
Oggi ho comprato le bistecche, in termini finanziari ho decuplicato il rischio.

Lezioni quotidiane.

Indubbiamente, fare l'eroe durante i terremoti fa avere un sacco di amici su Facebook.

Cronache.

Arrivi, check-in, partenze e poi nuovamente check-in e arrivi, e poi le insensate scale del bagno scendendo e poi salendo, quietata l'urgenza e con ventuno kg di valigia che ti fanno sudare.
Taxi? No grazie, non c'è bisogno. Taxi? No grazie. Taxi? No. Taxi? No!
I pensieri che volano più veloce di quell'aereo su cui sedevi fino a pochi minuti prima.
Si fanno i conti con i sentimenti, ma i conti in questo caso non tornano, come non tornano i conti con la compagnia telefonica: qualcosa di residuo sul conto lo avevi lasciato perché ora quella voce, in una lingua straniera che a malapena comprendi, ti dice che non sei abilitato a chiamare.
Bancomat! Prelievo qualche soldo che almeno ricarico. Niente spicci.
Cambio valuta, strozzini, ma almeno ottengo quel che volevo. Ricarico. Chiamo.
Sai dove sono i parcheggi? Certo che lo so, ho girato tutto l'aeroporto nell'ora che mi hai fatto aspettare. Ma ti limiti a: Certo che lo so. Sicuro? Si. Ti aspetto in macchina.
Sei ore in aeroplano non valgono di più.
I parcheggi sai dove sono, per questo non sei entusiasta, son esattamente dalla parte opposta.
Cammini, poi allunghi il passo. Il telefono squilla: Sapevo che non sapevi dove fossero i parcheggi. Si che lo so, solo che... Ti vedo, ti vedo. Voce squillante e meravigliosa. Ora ricordi perché hai aspettato più di un mese quella giornata di visita agli aeroporti dell'est Europa.
La vedi che ti corre incontro, ora ricordi, ora dimentichi tutto. Non importa.
Non hai mai avuto tra le braccia nulla di più importante.

sabato 25 aprile 2009

A OpenOffice il blog non piace.

Leggo libri, perchè se Paolo Nori non è scrittore ma scrive libri, io non son lettore, io leggo libri. Leggo blog, penso inizierò a scriverne uno anche io. Chissà mai di trovare un lettore.